Ogni Pillo(w)la ha la sua “copertina”
Nella quattordicesima Pillo(w)la affrontiamo il tema della tecnologia, in particolar modo, capiremo come utilizzarla al meglio all’interno della Lego Organization e come questa possa aumentare la produttività. Per rappresentare il principio secondo il quale la tecnologia va presidiata e controllata dalle persone, in questa copertina abbiamo deciso di stravolgere la prospettiva. Il lettore stesso, infatti, può immedesimarsi nel ruolo del “programmatore” che utilizza l’IA Generativa per creare un nuovo codice. DataMan e GeneraDiva sono quindi operativi, mentre il programmatore sovraintende il loro lavoro: infatti, l’IA è in grado di sostituire alcune mansioni, ma sotto il presidio continuo delle persone. Il supervisore è rappresentato da un paio di occhiali, che il lettore può “indossare” per immedesimarsi e controllare l’Intelligenza Artificiale. Infine, per dimostrare che l’effetto della massimizzazione delle capacità per mansioni più complesse si verifica quando le persone hanno molta esperienza, su entrambi i computer del programmatore è riportata la qualifica di esperto “Senior Software Engineer”.
In che modo la tecnologia può essere di supporto alle persone?
La Pillo(w)la 14 chiude il ciclo di approfondimenti sul nuovo modello di organizzazione: la Lego Organization. Dopo aver parlato del ruolo delle persone e della gestione degli spazi, ora capiremo in che modo può essere utilizzata la tecnologia e quale sarà la sua finalità.
Nel corso di tutte le rivoluzioni industriali che si sono susseguite, le principali funzionalità della tecnologia, hanno sempre coadiuvato l’aumento della produttività e il supporto alle persone; la rivoluzione digitale – come abbiamo approfondito nelle Pillo(w)le precedenti – ha cambiato tutto. Fino ad oggi, il modo di utilizzare la tecnologia era molto semplice e lineare: un processo veniva scomposto, analizzato e, infine, si avvalevano di alcuni strumenti per renderlo più efficiente. Ora, invece, grazie all’introduzione dell’Intelligenza Artificiale Generativa, al fine di garantire l’efficienza, viene richiesto un diverso modus operandi: se da un lato questo nuovo supporto ha sostituito alcune mansioni, dall’altro ha richiesto l’introduzione di nuove professionalità, soprattutto, a presidio della tecnologia stessa. Per esempio, sarà necessario inserire all’interno dell’organizzazione uno staff legale, per comprendere gli impatti dell’IA, e degli esperti che controllino e analizzino la presenza di bias, involontariamente inseriti dall’Intelligenza Artificiale.
Quanto appena detto, però, non basta a garantire efficienza e produttività. Le ricerche e le analisi recenti, relative all’impatto dell’Intelligenza Artificiale sulla produttività, in effetti, evidenziano come la positività o la negatività in termini di efficienza dipendano fortemente dalla professionalità delle persone. In sostanza, possiamo dire che quando introduciamo l’IA Generativa, affinché origini un reale aumento di produttività, devono verificarsi due effetti che causano, a loro volta, un impatto significativo sul ruolo delle persone. Il primo riguarda la riduzione del valore dell’esperienza, ovvero la capacità tipica dell’Intelligenza Artificiale Generativa di accorciare il tempo esperienziale necessario per essere produttivi. Per capire cosa si intende, l’esempio che di solito si fa in letteratura è quello dei taxi driver: fino a qualche anno fa erano necessari anni di esperienza per svolgere tale professione e, soprattutto, era proprio l’esperienza a fare la differenza, nello specifico, la conoscenza approfondita delle strade, degli orari di punta e del traffico erano necessari per uno svolgimento ottimale della professione; con l’introduzione delle app di navigazione, invece, la situazione si è ribaltata e un guidatore inesperto può essere equiparato a un guidatore esperto. Per alcune tipologie di mansioni, quindi, avere meno esperienza può far registrare aumenti in termini di produttività: di fatto, viene evidenziato come non sia indispensabile una lunga formazione.
Il secondo effetto, che si deve verificare quando introduciamo l’IA Generativa per aumentare la produttività, è la magnification, ovvero, la massimizzazione delle capacità e dell’expertise delle persone. Se ci spostiamo su compiti molto più complessi, come all’interno di un ufficio legale oppure nella programmazione di un codice, l’introduzione dell’Intelligenza Artificiale, contrariamente a quanto detto prima, aumenterà l’effetto sulla produttività delle persone con molta esperienza e che, di conseguenza, possono utilizzarla al meglio.
A differenza di quanto avveniva in passato, dunque, quando introduciamo la tecnologia all’interno di un processo lavorativo non dobbiamo tener conto solo del processo in sé, bensì del lavoro delle persone: la centralità degli individui – come detto nella Pillo(w)la 12 – è uno dei pilastri fondamentali delle nuove organizzazioni. Ne consegue che è sempre più necessario costruire la tecnologia e l’Intelligenza Artificiale Generativa intorno alla professionalità delle persone affinché tali strumenti siano in grado di potenziare al massimo la produttività. È opportuno ridefinire i percorsi di carriera all’interno delle imprese: la tecnologia, infatti, abbatte il classico organigramma, basato sulle gerarchie.
Un ulteriore elemento distintivo, rispetto al passato, riguarda la molteplicità di tecnologie che sono ora presenti sul mercato, considerando la rapidità in cui avviene il cambiamento e l’innovazione; bisognerà, quindi, abbandonare l’idea che ci sia un unico leader tecnologico, o meglio, un’unica organizzazione virtuale di riferimento capace di integrare tutte le frontiere dell’innovazione. Le organizzazioni dovranno scegliere la tecnologia più adatta e giusta per il proprio business, tenendo conto, in primis, della cultura organizzativa che contraddistingue le singole realtà: la scelta tecnologica diventa, così, una scelta strategica fondamentale per le imprese.
In sintesi, la tecnologia può rappresentare un valido alleato per le persone all’interno delle organizzazioni, solamente se si inserisce all’interno di un cambiamento organizzativo. Per cambiare, però, è necessaria la maturità sia degli individui sia della tecnologia; questo aspetto è fondamentale soprattutto in un contesto caratterizzato da un continuo mutamento, dove l’innovazione viaggia molto velocemente e le tecnologie introdotte all’interno del mercato saranno sempre nuove e differenti. È evidente, dunque, che la sfida per le organizzazioni sarà scegliere strategicamente la tecnologia più adatta a garantire efficienza, performance e produttività, tenendo sempre a mente che il focus intorno al quale ogni business deve ruotare è la centralità delle persone e della cultura organizzativa.