Ogni Pillo(w)la ha la sua “copertina”    

Come si può governare il cambiamento e prevedere gli impatti dell’IA sulla produttività? È questo il tema della sedicesima Pillo(w)la e per rappresentarlo siamo partiti proprio dall’ambientazione. Dal bistrot parigino, della Pillo(w)la precedente, all’Aula del Parlamento. Nello specifico, abbiamo raffigurato il momento del “Question Time”, durante il quale i membri del Governo sono chiamati a rispondere ad una serie di quesiti. Sui banchi degli interrogati troviamo l’Intelligenza Artificiale: GeneraDiva, DataMan, VisionAria. Mentre DataMan mostra le potenzialità del Machine Learning e dell’utilizzo delle banche dati, GeneraDiva e VisionAria propongono due approcci complementari per guidare il cambiamento: il Governo Post-Digitale e lo Strategic Foresight. Tra i banchi dell’aula, invece, spicca la PA Empatica, il modello che le pubbliche amministrazioni dovrebbero adottare affinché siano in grado di prevedere e governare il cambiamento, anche in condizioni di incertezza, sfruttando le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale.  

Quali strumenti di governance adottare per gestire gli impatti della tecnologia sulla produttività? 



Nella Pillo(w)la precedente abbiamo esaminato gli impatti che l’Intelligenza Artificiale può avere sulla produttività e mostrato un modello di misurazione basato sui compiti e sull’esperienza dei lavoratori. Questi temi sono solamente una parte del mio intervento al Global Forum on Productivity, dello scorso ottobre a Parigi. In questa nuova Pillo(w)la, faremo un ulteriore passo in avanti, analizzando gli strumenti di governance più adatti ed efficaci per gestire gli impatti della tecnologia sulla produttività. 

Come abbiamo visto, la produttività è influenzata dall’innovazione tecnologica; ma non solo: esistono una serie di altri fattori, come la disponibilità di competenze e di infrastrutture abilitanti, che possono avere impatti su di essa. [1] In tal senso, il ruolo delle istituzioni è cruciale: i governi dovrebbero dotarsi dei giusti strumenti per adottare una visione più ampia e a lungo termine sullo sviluppo delle comunità, affinché queste non rimangano indietro nella corsa globale a raccogliere i benefici dell’innovazione tecnologica per la crescita e il benessere. Considerando l’imprevedibilità dei fattori che influenzano gli andamenti della produttività, i responsabili politici sono chiamati ad adottare un metodo che consenta loro di prevedere, mitigare e adattarsi ai mutamenti dell’ambiente. In altre parole, le scelte politiche dovrebbero seguire un approccio anticipatore e una visione strategica del futuro, che ponga le persone al centro, affinché le imprese e i cittadini possano beneficiare a pieno di tutti i vantaggi offerti dall’Intelligenza Artificiale. In questo contesto, le amministrazioni pubbliche svolgono un ruolo decisivo nel sostenere l’innovazione a lungo termine attraverso l’introduzione di politiche specifiche. [2]  

Le tecnologie che l’Intelligenza Artificiale offre rappresentano uno strumento efficace per aiutare i governi a adottare una visione più lungimirante per pensare e agire in modo anticipatorio. Ad esempio, l’IA può essere utilizzata a supporto dei processi decisionali, migliorando la capacità delle amministrazioni di estrapolare informazioni e intuizioni, sia dai dati che abbiamo già a disposizione, sia dall’esperienza passata. Inoltre, l’Intelligenza Artificiale Generativa permette di creare diversi insiemi di dati sintetici, utili per simulare scenari ed eseguire analisi predittive. [3]   

Tuttavia, quanto appena descritto non basta per saper cogliere e guidare il cambiamento. I governi dovrebbero adottare non solo un approccio lungimirante nei processi decisionali, ma anche una metodologia per pensare e agire in modo anticipatorio in condizioni di incertezza. In altre parole, dovrebbero dotarsi dello Strategic Foresight, definito come “l’esplorazione strutturata ed esplicita di molteplici futuri per informare il processo decisionale“. [4] Tale metodologia, infatti, permette di delineare diversi scenari plausibili, utili per creare una base per la progettazione di politiche resilienti e pronte per affrontare le sfide e i cambiamenti del futuro. In questo contesto, l’Intelligenza Artificiale può essere applicata in molteplici modi, per migliorare tale metodologia: ad esempio, suggerire i fattori di influenza, identificare le relazioni causali, generare, monitorare e predisporre una sentiment analysis per la scrittura di scenari. [5]  

Comprendere e governare gli impatti dell’IA sulla produttività è essenziale, ma è solo una parte del cambiamento che sarà necessario attuare. Per le amministrazioni pubbliche, infatti, l’Intelligenza Artificiale è uno strumento fondamentale per ripensare il ruolo della tecnologia e per orientarsi verso un governo post-digitale, che metta al centro i cittadini e le loro esigenze. [6] Analizzando le grandi quantità di dati che abbiamo a disposizione, l’IA è, infatti, in grado di identificare modelli e intuizioni che in precedenza erano difficili da individuare. Ciò permette alle pubbliche amministrazioni non solo di comprendere e anticipare meglio i bisogni dei cittadini; ma anche, e soprattutto, creare servizi più personalizzati ed efficaci, adattati alle esigenze e alle preferenze specifiche delle persone. In altre parole, l’obiettivo che la pubblica amministrazione può raggiungere, utilizzando le tecnologie dell’IA, è la creazione di valore per i cittadini. Per realizzare questa visione, bisognerà adottare il modello della Pubblica Amministrazione Post-Digitale, incentrata su tre elementi chiave: empatia, valore e fattibilità dell’implementazione delle nuove tecnologie.   

Infine, è necessario considerare che l’adozione dell’Intelligenza Artificiale richiede ai governi di intraprendere una serie di azioni politiche in diversi settori, come, per esempio, la creazione di infrastrutture sostenibili, il sostegno sia alle imprese e alle PMI, sia alla ricerca, l’investimento nell’ istruzione e nella formazione.  

In sintesi, come abbiamo anticipato nella Pillo(w)la precedente, l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale nel lungo termine è da considerarsi come una risorsa fondamentale per le aziende, da sfruttare con lo scopo di incrementare la loro produttività; per far ciò è indispensabile ricercare un allineamento tra le persone, la cultura e la tecnologia. Ci siamo, quindi, soffermati sulla necessità di attuare una serie di politiche per raggiungere tale obiettivo. Il primo passo sarà costruire l’IA intorno alle attività svolte dalle persone, anziché mirare a sostituirle. Successivamente, bisognerà integrare un sistema di governance anticipatoria nel processo decisionale, per adattarci agilmente ai rapidi cambiamenti tecnologici e mitigare i potenziali rischi. Infine, sarà fondamentale scegliere la giusta combinazione di politiche e finanziamenti per sostenere l’implementazione dell’Intelligenza Artificiale.   

[1] World Bank (2016). Productivity as the Key to Economic Growth and Development. Disponibile qui: link.  

[2] Deloitte (2023). Rivedere il ruolo del governo nel catalizzare l’innovazione moderna – Un kit di strumenti per le organizzazioni del settore pubblico per dare energia agli ecosistemi e stimolare l’innovazione.Disponibile qui: link. 

[3] Tangi L., van Noordt C., Combetto M., Gattwinkel D., Pignatelli F. (2022). AI Watch. European Landscape on the Use of Artificial Intelligence by the Public Sector, EUR 31088 IT, Ufficio delle pubblicazioni dell’Unione europea, Lussemburgo. 

[4] OCSE (2019), Strategic foresight for better policies: building effective governance in the face of uncertain futures. Disponibile qui: link.  

[5] Patrick Ködding, et al. (2023). Scenario-based Foresight in the Age of Digitalization and Artificial Intelligence - Identification and Analysis of Existing Use Cases. Disponibile qui: link. 

[6] Gartner (2023). L’amministrazione digitale è finita con l’inizio dell’era post-digitale. Disponibile qui: link.   

Dai un’occhiata alla videolezione:

For privacy reasons YouTube needs your permission to be loaded.

Condividi su

Pillo(w)la n. 15 – Intelligenza Artificiale e Produttività