Ogni Pillo(w)la ha la sua “copertina” 

Il tema affrontato nell’ottava Pillo(w)la riguarda l’utilizzo e le opportunità che l’IA può offrire alla scuola e, nello specifico, alla didattica. Per la copertina ci siamo ispirati al concetto principale espresso nel celebre film “L’attimo Fuggente” di Peter Weir (1989), proiettandolo verso il futuro. Come il professor Keating si fa promotore di un messaggio rivoluzionario, in grado di far risaltare le peculiarità di ogni suo studente, il docente raffigurato nella copertina utilizza metodi innovativi per agevolare e valorizzare l’apprendimento di ciascun alunno. Nell’immagine proposta, l’Intelligenza Artificiale è raffigurata con i due personaggi, Dataman e Generadiva, e viene utilizzata a supporto degli alunni, creando un flusso continuo tra studente e docente. Per rappresentare i modelli all’avanguardia dei sistemi di apprendimento, abbiamo riportato una flipped classroom intenta a risolvere il candle problem, il cui obiettivo è stimolare il pensiero laterale degli studenti.  

 

Intelligenza Artificiale e Didattica: valorizzare una trasformazione umana prima che digitale

Il tema dell’Intelligenza Artificiale nella Didattica è stato approfondito nell’articolo “Insegnare nel futuro. Come l’AI può aiutarci a cambiare la scuola

L’Intelligenza Artificiale, specialmente quella Generativa, sta ridefinendo il modo in cui viviamo in ogni ambito, compreso quello dell’apprendimento. In tale contesto, queste nuove tecnologie si presentano come strumenti in grado di trasformare il sistema educativo, stimolando la ricerca e l’adozione di metodi di insegnamento sempre più interattivi e personalizzati. Grazie all’Intelligenza Artificiale, infatti, la scuola ha l’occasione di superare i sistemi tradizionali e riprogettarli in modo da venire incontro alle esigenze dello studente e, al tempo stesso, valorizzare anche il ruolo del docente.  

È evidente, dunque, che il sistema scolastico debba tener conto da un lato della trasformazione tecnologica in atto e delle opportunità che questa offre, dall’altro del cambiamento delle competenze richieste dal mercato del lavoro. In tal senso, è sempre più necessario che la scuola aiuti a promuovere lo sviluppo del pensiero laterale e delle soft skills, non solo per gli studenti che un domani entreranno nel mondo del lavoro, ma anche per i docenti. Nonostante tali necessità e opportunità, però, il sistema scolastico non ha ancora saputo comprendere l’importanza di tale rivoluzione.  

Quali accorgimenti e cambiamenti possiamo introdurre nella didattica affinché vengano sfruttate al meglio le opportunità che l’Intelligenza Artificiale offre?  

Per cominciare, nel sistema scolastico, gli insegnanti devono assumere un ruolo di facilitatori dell’apprendimento e, parallelamente, gli studenti hanno bisogno di un percorso formativo più flessibile e personalizzato. Per far ciò bisogna pensare all’Intelligenza Artificiale come uno strumento in più in mano al docente per poter sviluppare il talento degli studenti.  

Inoltre, è indispensabile comprendere le potenzialità dell’IA, che può favorire l’apprendimento autonomo e lo sviluppo del pensiero critico, la personalizzazione dell’apprendimento e l’accesso al percorso formativo più idoneo per ciascuno studente. L’Intelligenza Artificiale può essere utile anche allo svolgimento delle procedure burocratiche, liberando il tempo e l’energia degli insegnanti che possono concentrarsi nel creare e sviluppare attività meno routinarie.  

Va poi considerato che i modelli utilizzati dall’attuale sistema scolastico sono lineari e processivi, basati sulla motivazione estrinseca e, di conseguenza, non consentono lo sviluppo del pensiero laterale e creativo, che rappresenta il valore aggiunto che le persone possono realizzare e che non è replicabile dalle macchine. Valore che continuerà a essere garantito e potenziato con lo sviluppo delle competenze digitali, fondamentale chiave di lettura per comprendere il mondo in cui viviamo e lavoriamo. E ci aiuteranno a promuovere un uso consapevole e produttivo della tecnologia, compresa l’Intelligenza Artificiale. 

Con queste premesse, come detto, è evidente che a dover cambiare sia anche il ruolo del docente: da depositario del sapere, che viene veicolato agli studenti tramite processi lineari e frontali, deve diventare un mediatore, in modo da aiutare e guidare l’alunno verso la scelta del proprio percorso. Il nuovo insegnante dovrà, quindi, favorire un approccio critico ai diversi modelli educativi e diffondere un sapere accessibile su canali differenti e, soprattutto, personalizzabili. 

Nonostante il sistema scolastico tradizionale sia ancora largamente diffuso, negli ultimi anni sono stati sviluppati e adottati alcuni modelli di insegnamento più innovativi: gamification, classe capovolta, (flipped classroom), peer education. I casi studio che hanno messo in atto queste soluzioni hanno registrato notevoli miglioramenti, di cui la tecnologia può essere moltiplicatore: si pensi alle pratiche di collaborazione virtuale, all’utilizzo di contenuti multimediali e interattivi in grado di arricchire l’esperienza didattica e l’accesso facilitato ai materiali di studio da remoto.

In sintesi, la sfida che il mondo scolastico ha davanti a sé è la ridefinizione di strategie didattiche nel loro complesso e la riprogettazione dell’esperienza formativa in un mondo in continuo cambiamento.

Il tema dell’Intelligenza Artificiale nella Didattica è stato approfondito nell’articolo “Insegnare nel futuro. Come l’AI può aiutarci a cambiare la scuola

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